Un capitolo a parte merita, tra le patologie rachidee più rilevanti e gravi, l’ernia del disco intervertebrale.
Si calcola che nel mondo almeno una persona su due abbia sofferto o soffra di “mal di schiena”.
Tra le cause maggiori di questa patologia riscontriamo, infatti le protrusioni del disco (bulging) e l’ernia del disco.
L’ernia del disco, affezione conosciuta anche come prolasso discale, consiste nella rottura del disco “intervertebrale” che, aprendosi, causa la fuoriuscita del nucleo polposo che va a comprimere i nervi circostanti della colonna vertebrale.
I “dischi intervertebrali” sono composti da una porzione centrale più molle e gelatinosa, il nucleo polposo, e da un rivestimento esterno, l’anello fibroso. Quando il rivestimento esterno del disco si rompe, il nucleo polposo può fuoriuscire dalla propria sede causando l’ernia discale.
Le porzioni coinvolte possono essere quella cervicale, dorsale e lombare del rachide, con frequenza prevalente in regione lombare/lombosacrale.
L’ernia lombare porta a dolore nella bassa schiena e spesso anche alle gambe e, in quest’ultimo caso, viene comunemente indicata come sciatica o sciatalgia.
La causa primaria dell’ernia discale, dunque, è l’instabilità vertebrale determinata, in molti casi, da sedentarietà, sovrappeso, mantenimento di posture scorrette per molto tempo, da cause genetiche e ambientali e anche da cause psicologiche e sociali.
La protrusione del disco o bulging discale si verifica, invece, quando la parte interna del disco (il nucleo polposo) si disidrata, riducendo l’altezza del disco e provocando l’espansione dell’anello verso l’esterno, provocando lo schiacciamento delle vertebre e la compressione delle radici nervose.
Con il Metodo Montani si è potuto affrontare questo grave problema in virtù di uno specifico trattamento che evita l’intervento chirurgico.
Con questo Trattamento Manuale si riduce meccanicamente il prolasso discale nell’80% dei casi trattati con una sola seduta! Nel caso di ernia del disco cervicale, dorsale e/o lombare si ha la completa scomparsa della sintomatologia dolorosa dopo 5/7 giorni, 15/20 giorni se la patologia trattata presenta anche una brachialgia nell’ernia cervicale o una sciatalgia nell’ernia lombare.
Negli episodi più gravi è consigliato ripetere il trattamento tre o quattro volte durante l’anno.
In genere è necessario un solo trattamento ogni sei mesi per ottenere il ricambio fisiologico necessario alla conservazione delle cellule del disco intervertebrale e dei legamenti gialli.